Il ritorno non è mai come la partenza, x Vanessa

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view post Posted on 26/8/2011, 16:41     +1   -1
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..Non sono nato stronzo..Mi sono solo adeguato ad un mondo bastardo..

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La testa di porco,avevo sempre amato quel locale,da quando ero a scuola,non facevo che stare in quel posto,non solo era lontano dalla confusione di altri che erano nei dintorni,ma era lontano dagli occhi curiosi che non sopportavo.. Davil Jael era ritornato,ormai con gli ultimi rapimenti e le ultime voci che giravano su di me,tutti erano consapevoli che c'ero anche io,ero ritornato per rimettere a posto delle carte lasciate in sospeso,dopo la morte di mio padre e la mia vendetta nei confronti dell'uomo che l'aveva rinchiuso e fatto morire ad Azkaban, avevo finalmente deciso di ritornare a farmi un giretto a Londra,ma questa volta nel mondo vicino a dove ero cresciuto ed avevo studiato. Avevo affittato una stanza proprio lì dentro..il ritorno a Londra era stato particolarmente difficile,ero un mago oscuro ricercato,avevo fatto stragi su stragi,vendicato persone e me medesimo per divertimento, si,tanto divertimento ed anche tanta noia,dopotutto cosa potevo mai fare? Organizzare una festa e invitare i miei amici? No, avevo semplicemente ucciso.Avevo vissuto,mi ero innamorato ero cambiato e poi ero sparito ancora..questa volta per ritornare più "oscuro" che mai. Vi ripeto ero ritornato particolarmente estraneo alle relazioni sociali,non mi fido di nessuno se non di me stesso,sono un predatore solitario,amo distruggere e far morire le persone davanti ai miei occhi azzurri,amo vedere i loro occhi farsi vuoti e freddi,non amo altro,per me l'amore può anche pulirmi il fondo-schiena,non credo minimamente a queste stupide voci di anime e corpi. Sono così,come mi vedete,freddo e cattivo,brutale più che altro,non ho pietà di nessuno poiché nessuno aveva avuto pietà di me,mettimi i piedi in testa e ti taglio la vita con una maledizione,voglio rispetto e vorrò sempre rispetto ogni volta che incontro qualcuno sul mio cammino,ero un uomo che non aveva un'anima,ero questo,non amavo nemmeno molto litigare,reagivo e basta come una bestia.
Non sono mai stato bravo con i ritorni,così diversi dalle partenze,così strani,o meglio così dannatamente estranei da come li avevi lasciati,cosa ci ritrovavi era strano,per esempio nel mio caso sapevo cosa avevo lasciato alle spalle,ma non sapevo cosa avrei trovato al ritorno e fu proprio quel ritorno a preoccuparmi. Come avevo già detto ero ritornato da poco ed i guai che porta la piccola Londra,che piccola non era, erano immensi,furono quei guai che mi invasero il cuore quel giorno e riguardava mio fratello Angel Jael..ricercato dalla comunità magica e non sapevo per quale motivo. Il giornale parlava chiaro,quella prima pagina era scritta per bene e fu proprio quel giornale che venne sbattuto sul tavolo della testa di porco,mentre un uomo incapucciato e vestito interamente di nero,ovvero il sottoscritto,se ne stava a fumare ed a bere del bourbon con del ghiaccio a causa caldo. Il mio braccio scattò in avanti e la mia mano,ferma e forte si strinse attorno al polso della cameriera che mi stava portando un altro bicchiere prendendosi il vecchio vuoto..una donna giovane,dall'aspetto romantico,era nuova di quel posto,magari una stundetessa che stava lavorando da poco e lei con gli occhi che mi guardavano impauriti si piegò su di me con il petto dammi un foglio ed una piuma con un inchiostro bello fresco. le sussurrai all'orecchio. Non sapevo dove fosse,ma come avevo trovato il padre potevo travore anche lei,bastava che qualcuno mi mandasse quel bigliettino da qualche parte e tentai Hogwarts visto la giovane età della ragazza credevo che fosse ancora a scuola..ma dovevo parlare assolutamente con Vanessa Montez. La cameriera corse verso il retro della bottega ed arrivò subito con un foglio e dell'inchiostro..la guardai e lei mi sorrise aspettando qualcosa..erano masochiste queste ragazze di oggi come sempre..più eri cattivo e più erano disponibili come acqua fresca aspetta qui, devi mandare questo biglietto ad Hogwarts. e lei annuì,mentre sul biglietto scrissi una sola frase,semplice ed intensa "vieni alla Testa di Porco..devo parlarti!! mi raccomando DA SOLA!! senza nome,ne niente non portare a quei dannati del Ministero se avessero rintraccciato la lettera a me..piegai il bigliettino e lo diedi alla ragazza..che corse subito verso qualche parte e mi bevvi tutto il bicchiere di Bourbon che mi era rimasto,alzandomi dal tavolo ed avvicinandomi alla prima finestra..con la bacchetta nella tasca pronta per qualcosa di strano.Ma come devo fare? appena che me ne andavo venivano i guai alla mia famiglia e dovevo per forza e dico per forza risolverli da solo ed avere un incontro con la figlia di chi aveva ucciso mio padre..non era proprio l'idea che mi ero rifatto nel ritornare ma almeno era l'unica fonte disponibile che avevo per sapere dove era mio fratello.Ma qualcosa aveva combinato quel mio fratellino,qualcosa che volevo sapere e volevo risolvere e forse era questa la mia nuova sfida che mi avrebbe aiutato ad andare avanti dopotutto a volte devi fare qualcosa di imperdonabile per continuare a vivere..
 
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montez‚
view post Posted on 28/8/2011, 15:15     +1   -1




La giornata quasi terminata. Il sole tendeva lentamente a sparire dietro quelle montagne lontane, che circondavano l'immenso lago nero, e alcune nuvole grigie sovrastavano il cielo rosso.
Vento che si scontrava sulle vetrate dell'infermeria, e un lieve lamento di dolore proveniva dalla terza corsia. Uno studente del quarto anno, Jhonathan Crisby, era rimasto vittima di un doloroso duello, e il risultato della sua sfrontatezza lo aveva condotto a riempirsi il volto di ferite piccole, in quantità enorme.
Benchè questi duelli dolosi fossero categoricamente vietati a Hogwarts, chi trasgrediva non attendeva altro che mentire su come si fosse procurato quel che aveva, e nel conoscere bene le sue prede, Vanessa annuiva accontentando le loro bugie, e scrivendo nel rapporto della cartella clinica, tutto il contrario che le era stato riferito. Così, con un gesto rapido, spalancò le tende candide, ritrovandosi innanzi al ragazzo, stringendo in mano una ciotola contenente una pozione magica.
Basta lamentarsi Crisby, è impossibile che tu senta dolore dopo quella pozione che hai ingerito! asserì scocciata dalla scena che stava mettendo in atto il giovane. Avanti, tirati un pò su con il cuscino gli ordinò dolcemente, e posò la ciotola sul comodino di legno che giaceva accanto al letto.
Jhonathan si mosse lentamente, e tra un gemito e l'altro fece ciò che l'infermiera gli consigliò, e non appena si mise comodo, Vanessa immerse una garza sterile nella ciotola, e la pozione dorata emanò un'aroma di caramello, sprigionando un lieve fumo azzurro. Fece così riemergere la garza, e dolcemente l'adagiò sul volto dello studente, coprendo tutte le ferite sanguinanti.
Questo ti farà rimarginare tutte le ferite, e ti regalerà per tua gioia, e mia felicità, sogni tranquilli. Buonanotte terminò, sorridendo al ragazzo che non appena inalò il profumo della pozione, cadde in un sonno profondo.
Vanessa si voltò recuperando la ciotola e dopo essersi chiusa alle spalle le tendine per dare intimità al suo paziente, sobbalzò, ritrovandosi innanzi ad una ragazza dai lunghi capelli ricci e castani che la guardava intimorita, fissandola negli occhi.
S-sei Vanessa v-vero? disse balbettando. E le porse un pezzetto di pergamena.
L'infermiera si portò una mano sul cuore per riprendersi dallo spaventò, e poi guardando la ragazza afferrò delicata ciò che le porgeva, posando di conseguenza la ciotola su un tavolino accanto a loro. Si accinse quindi ad aprire la pergamena piegata più volte, e con la lieve luce che penetrava dalla vetrata alla sua sinistra focalizzò la scrittura, e lesse rapida.
Un tratto di penna veloce, a dir poco elegante. Le "ordinava" di recarsi immediatamente alla Testa di Porco, a Hogsmeade. Per di più senza compagnia, e come se non bastasse, la lettera non era firmata.
Vanessa alzò lo sguardo verso la studentessa di corvonero che ancora se ne stava in piedi a scrutare la situazione, in pieno e incomprensibile timore. Chi te l'ha data questa? domandò diretta, forse con un tono di voce troppo gelido, e la ragazza deglutì, abbassando lo sguardo.
Un u-uomo ma non so chi sia veramente rispose lei tremando.
Beh com'era? Avrai pur visto il suo volto esordì l'infermiera, infiervolendosi appena, iniziando a pensare a tutto ciò che poteva significare quel biglietto, date le ultime cose accadute proprio lì in Infermeria.
Scioccamente, pensò proprio ad Angel Jael, ma quella scrittura non apparteneva a lui, e la ragazza emise un rumore con la gola di puro disagio. Vanessa la guardò addolcendo lo sguardo e allungò la mano poggiandola dolcemente sulla sua spalla. Perdonami tesoro, vai nella tua sala comune, tranquilla. E senza farselo ripetere due volte, la giovane si dileguò, e Vanessa raggiunse il suo ufficio togliendosi rapida il camice bianco, rimanendo nei suoi jeans stretti e scuri, con una maglietta bianca aderente a maniche corte. I suoi tacchi risuonarono nel silenzio e afferrò il giacchetto di pelle marrone chiaro, indossandolo. Poi si voltò verso lo specchio alle sue spalle, e una rapida sistemata al suo trucco, e ai suoi capelli, lasciarono spazio ad un'espressione del viso piuttosto preoccupata.
La bacchetta con sé, e rassicurandosi che tutto era tranquillo, confermando la sua idea di poter lasciar solo il signorino Crisby, velocemente si allontanò lasciandosi dietro l'infermeria, prendendo così quel famoso passaggio segreto riaperto da poco e diretto alla bellissima Hogsmeade.
Pensava, il cuore le batteva forte. Non aveva minimamente idea di chi fosse stato a farle recapitare quel messaggio. E nella fretta di scoprirlo, si ritrovò ben presto fra le stradine deserte di Hogsmeade. Il buio era calato sul paesino magico.
La Testa di Porco era a pochi metri da dove si trovava, e l'agitazione daliva sempre di più, poi, non appena si ritrovò innanzi all'entrata, nella sua eleganza da donna ormai cresciuta spalancò la porta cigolante di legno massiccio, entrando nel più pudrito del locali.
Si guardò rapida attornò, e non notò nessun volto familiare, così decise di accomodarsi al bancone, attendendo chi l'aveva chiamata lì.
Delicata si sedette sullo sgabello.
Un caffè aromatizzato alla menta, grazie. Asserì rispondendo allo sguardo curioso del cameriere che se ne stava sull'altro lato del bancone.
Vanessa si guardò ancora attorno, e attese.
 
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view post Posted on 28/8/2011, 17:12     +1   -1
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Ci mise un bel pò per arrivare,il tempo di fumarmi l'ennesima sigaretta e di bere la terza birra che la vidi spuntare sotto l'arco della porta del pub,ero alla finestra che spuntava fuori,quindi la vidi arrivare e la guardai entrare nel locale,avevo ancora il cappuccio sul capo per non farmi riconoscere da nessuno,feci un piccolo colpo di tosse e la guardai diretta verso il bancone,osservava intorno come in attesa del destinatario che le aveva mandato il bigliettino spuntasse,sapevo che fosse lei perchè mio fratello aveva una foto sul suo comodino,una cosa romantica ma insopportabile,ci fu un periodo che dentro casa mia quando c'era Angel non ci poteva stare,metteva sempre la stessa canzone,saltellava per tutta la dimora,ballava e cantava con James,il maggiordomo,insomma una cosa squallida per un Jael e poi aveva gli occhi di quel padre che avevo visto morire..ed ero sicuro che lei fosse lì ad aspettare la verità su quel messaggio. Mi avvicinai silenziosamente a lei..non mi sedetti,feci solo in modo che mi seguisse,non mi feci guardare in volto per questo alle sue spalle mi abbassai di poco sul petto che sfiorò appena la sua spalla,per poi sfiorarle con lentezza e con le labbra l'orecchio seguimi.. le sussurrai prima che tornasse il barman per portarle ciò che aveva ordinato.Mi voltai ed andai verso delle scale che portavano a delle stanze che il locale affittava solo per una sera. Salì le scale e mi fermai nel corridoio per attenderla..quando arrivò la presi per il collo e la spinsi nella mia camera,così come la spinsi verso il letto,mentre rimasi davanti alla porta che chiusi alle mie spalle effettuando un solo giro di chiave..rimasi con il volto nascosto,nella penobra della luce lunare che illuminava l'intera stanza ti ho mandato io il biglietto.. asserì abbassandomi il cappuccio e rivelando il caro fratellino che lei non sopportava,entrando in quel bagliore,avvicinandomi al suo bel visino Montez..che piacere rivederti.. le feci un inchino guardandola negli occhi.Ero davanti a lei con la bacchetta nella mano,non volevo farle niente,solo parlare,non sopportavo il silenzio o domande,quindi fui veloce ad arrivare subito al punto preciso cosa succede ad Angel? perchè è su tutti i giornali? chiesi.Avevo mille pensieri,il primo e fu per questo che mandai a cercarla, era legato proprio alla ragazza,se solo avesse fatto la stessa cosa del padre con il mio allora era una vittima ancor prima di cominciare a parlare,se aveva sputtanato Angel agli auror o se avesse detto qualcosa di strano allora era morta..ma volevo chiederle prima il tutto e poi avrei reagito.Non sapevo cosa accadeva poichè mancavo da molto..ma una cosa era certa lui si fidava solo di Vanessa,della sua Vanessa ed ora che l'avevo davanti capivo il perchè.Era cresciuta dall'ultima volta che la vidi,era cresciuta davvero bene aggiungerei,era di una bellezza straordinaria,rispetto a mio fratello Jared,Angel, aveva sempre scelto ragazze davvero molto carine..eh bravo il mio fratellino così si ragiona!
Quello che aveva fatto Angel doveva essere grave per finire su tutti i giornali,forse cercavano ancora la nostra famiglia e stavano dando la caccia a ll'unico che non aveva fatto molto ma che sapeva la nostra posizione,dove abitavamo ecc anche se proprio Angel,non avrebbe mai rivelato niente e l'avrebbero sbattuto ad Azkaban fin quando l'idea di dire la verità gli fosse l'unica opportunità di vita. A me non importava cosa aveva fatto,l'importante è che non finisse in quella fottuta prigione,ero mancato da tanto e non avevo protetto la mia famiglia,ora che avevo uno scopo cominciai anche a gurarirmi per la mia malattia ai polmoni.
 
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