Blue eyes .

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Grey.
view post Posted on 20/8/2011, 21:35     +1   -1




Le persone da lassù sembravano piccole come formiche. Anche le case e perfino le immense querce secolari.. ci si sentiva padroni del mondo a scrutare la vita altrui dalla torre più alta dell'intero Castello. Tutto sarebbe stato perfetto se non ci fosse stato quell'assordante e costante rumore delle pesantissime lancette millenarie che ticchettavano un'orario assolutamente preciso che non sgarrava mai neanche di un secondo.
In quella calda mattinata, Grey York era sfuggita dal solito movimento di quei corridoi approfittando di un paio d'ore in cui non avrebbe avuto lezione e si era rintanata in quel piccolo e meraviglioso luogo che tanto adorava. Indossava la sua uniforme che le ricadeva perfettamente lungo il corpo esile, la cravatta annodata nel modo migliore ed il mantello stirato che sfiorava il pavimento; si era seduta a gambe incrociate così da poter osservare tutto quello che accadeva sotto di lei: riconosceva volti, persone, voci.. si chiedeva dove stessero andando tutti ma, in fondo, era felice di non dover stare in mezzo a quel caos.
La confusione la rendeva nervosa, da sempre. Suo cugino Edward l'aveva sempre presa in giro per questo ma più cresceva, peggio era. Ah, poveri noi.
 
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cameron˜
view post Posted on 20/8/2011, 22:19     +1   -1




Cameron era un coglioncello ancora. Da tempo continuava a chiederci come aveva fatto il cappello parlante a inserirlo in mezzo ai corvonero. Il ragazzo era davvero intelligente se ci dava dentro, solo che lui.. non se n'era ancora reso conto. Gli piaceva trasgredire le regole e infatti non potete neanche immaginare quante punizioni lo hanno reso il più popolare della scuola in fatto di guai. Un corvonero, fuori dal comune direi.. Si, i corvi erano soliti a portare a termine i loro compiti della settimana in biblioteca.. ma lui.. no. Prima o poi si sarebbe svegliato fuori e avrebbe così dato filo da torcere a tutti i suoi compagni di casata. Quella mattina aveva appena concluso la sua prima lezione della settimana, e mamma mia se era dura con quel caldo. Si allentò il nodo della cravatta blu e argento.. fuggendo di soppiatto in un luogo decisamente appartato e tranquillo dove nessuno sarebbe andato a controllare. Fortuna che aveva alcune ore di buco quel giorno.. se no non saprei come avrebbe affrontato tutte quante le lezioni, una dietro l'altra. Salì rapidamente le scale per non farsi beccare in flagrante. Tutte quante le persone continuavano a correre a destra e a manca come dei matti. Chissà dove andavano così di fretta. Mah. Arrivò quasi a meta. Lo sapeva perchè il ticchettio del grande orologio si faceva sempre più assordante e pesante per le sue orecchie. Che cavolo. L'ultimo scalino ed eccolo arrivato nell'immenso spazio aperto completamente "sgombro". Si, non era solo.. c'era una ragazza, mai vista a primo colpo d'occhio. Si allentò ancor di più il nodo della cravatta e una folata di vento lo colpì in pieno volto. Oddio, era in paradiso. Libertà.
 
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Grey.
view post Posted on 21/8/2011, 01:28     +1   -1




Se non fosse stata Grey York, probabilmente si sarebbe portata dietro un arsenale di pallini da carta così da poter aprire il fuoco sugli studenti e sui professori che passeggiavano tranquilli ed ignari poco sotto di lei; ma si trattava di un'importantissima esponente dell'aristocrazia magica e quel genere di passatempi non erano di certo adatti ad una come lei!
Così, si limitava a starsene seduta e ad osservare ciò che accadeva senza proferire parola e senza distrarsi.. aveva passato i suoi pomeriggi in quel luogo così tante volte che ormai le sembrava quasi di appartenervi. Soltanto un rumore poco lontano la rese più attenta a ciò che accadeva: non si voltò, ma ebbe la sicurezza che qualcun altro avesse fatto il proprio ingresso. Non seppe distinguere chi fosse non volendo prestarvi troppa attenzione, così si limitò a restare immobile per distinguerne i passi.
Poi si alzò in piedi, scrollandosi l'uniforme così da far cadere quei pochi granelli di polvere che potevano essersi depositati su di essa e prese da terra la borsa in pelle nella quale teneva il materiale scolastico: aveva avuto la sua buona mezz'ora di libertà, non voleva rovinare la solitudine di nessuno. Avrebbe trovato un altro posto dove andare, un posto in cui potersi isolare. Non era felice di allontanarsi da quella torre che tanto adorava, ma l'educazione era una dote troppo intrisa in lei per poter essere ignorata.
Si voltò, riconoscendo il volto di un ragazzo che aveva intravisto un paio di volte in Sala Grande e poi fece per andarsene, elencando mentalmente i posti in cui si sarebbe potuta rifugiare.
 
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cameron˜
view post Posted on 22/8/2011, 22:38     +1   -1




Ad ogni modo, Cam adorava tartassare la gente.. sopratutto se appartenevano a casate diversamente dalla sua: Corvonero. Già, per lui Grifondoro, Tassorosso e Serpeverde erano casate al di sotto della sua. Non so perchè, ma anche se era un vero coglione, era fiero della sua casata.. anche se ancora non sapeva perchè il cappello parlante lo avesse proprio smistato lì. Mah, per il suo potenziale forse.. e credetemi che c'era sotto sotto.. solo che il Corvo ancora non se n'era accorto. Aveva intravisto qualcuno nella torre insieme a lui, ma non appena il ragazzo girò il volto.. questa prese armi e bagagli per andarsene. Non era una Corva, l'avrebbe sicuramente vista in giro per la sala comune. Un piccolo ghigno comparve sul suo volto. Se non sbagliava l'aveva vista qualche volta in sala grande a cena o a pranzo al tavolo dei Serpi. C'era da divertirsi.. ma non lo faceva con cattiveria anzi.. lo faceva solo per punzecchiare. Ohssì! Inspirò la limpida aria che proveniva a destra della torre dell' orologio. Un'altra serpeverde, che non accetta di mischiarsi con le altre casate. Bene, siamo in due. disse il ragazzo con il suo solito accento straniero-tedesco, girando appena il volto verso l'esile figura della ragazza. Era un'affermazione bella e buona, detta a voce alta.. proprio per istigarla appunto. Il suo animo tedesco a volte saltava fuori dal nulla.






 
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Grey.
view post Posted on 22/8/2011, 22:50     +1   -1




Senza considerare che doveva mettere a posto la sua zona di camera prima che una delle sue compagne avesse una crisi isterica: era così facile trovare quelle ragazze di cattivo umore che ormai neanche ci faceva più caso. Solamente che temeva per i suoi preziosissimi oggetti personali anche se nessuno avrebbe mai osato fare uno sgarro di quel genere proprio a lei.. ed esattamente mentre queste ambiziose considerazioni si facevano spazio nella sua testolina una voce dall'accento strano la interruppe.
Hey, qualcuno stava forse tentando di sfidare Grey York? Giù le mani baby, hai a che fare con una sottospecie di divinità della freddezza!
Allora il fatto che tu mi stia rivolgendo la parola è sintomo di totale incostanza con ciò che dici? Inarcò il sopracciglio destro portandolo su di lui. Ma sì, aveva sentito parlare di lui qualche volta: aveva quasi tutta la scuola ai suoi piedi da quel che ne sapeva. Ma solamente il modo in cui si era rivolto a lei dimostrava una maleducazione più unica che rara.. e per una come lei abituata alle migliori regole di bonton, quello era un affronto bello e buono.
Eh sì, ormai si era proprio arrabbiata. Povero ragazzo, non sapeva quello che lo aspettava!
 
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cameron˜
view post Posted on 23/8/2011, 11:30     +1   -1




Oh andiamo. Addirittura la scuola ai suoi piedi.. Leggermente e sinceramente non gli dispiaceva affatto. Fortuna che era un corvonero.. non mi stupirei se sotto sotto possedeva sangue serpeverde. Insomma.. guardatelo, come si comporta..! O forse voleva fare il gradasso con tutte le persone che incontrava. Era fatto così. Il succo della questione è che Cameron era davvero uno 'Stronzo'. Si, con la esse maiuscola persino. Comunque si, era vero, adorava avere la scuola ai suoi piedi. Lo faceva sentire importante più del solito. Che cavolo era già passata mezz'ora, non aveva molto tempo a disposizione. Doveva valutare bene cosa fare.. O discutere con la ragazzina perfettina o trascorrere le ore che gli rimanevano, oziando sull'alta torre. E nel mio essere trasgredire le regole. Un secondo prima dico bianco e il secondo dopo dico nero. Sfoderando un sorriso beffardo. Se mezza scuola lo conosceva, la ragazzina doveva essere almeno al corrente al riguardo del suo carattere. Di lei non sapeva niente, l'aveva intravista qualche volta, ripeto, in sala grande o a qualche lezione.. ma niente di più! Nemmeno il nome, ma questo è un dettaglio del tutto trascurabile per adesso.
 
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Grey.
view post Posted on 23/8/2011, 15:21     +1   -1




Grey detestava profondamente quel genere di persone: solitamente erano talmente piene di sè da non riuscire nemmeno a vedere quello che succedeva loro intorno. Senza considerare che lo stuolo di ochette civettuole che li seguiva, irritava qualunque ragazza volesse provare ad avere a che fare con lui. La ragazza lo squadrò da capo a piedi: sì, era davvero un bel partito ma niente di esagerato.. ce n'erano parecchi come lui, sicuramente meno montati e più disponibili ad un dialogo con un minimo di coerenza.
Immagino che nessuno ti abbia insegnato che esiste un'immensa varietà di altri colori. Portò gli occhi al cielo, stringendo a sè la borsa nera e chiedendosi quanto sarebbe durato quel colloquio: aveva fretta di starsene da sola, ma non aveva alcuna intenzione di mostrarsi scortese con nessuno.. neanche con un pompato studente che probabilmente si credeva al centro del mondo.
Come hai detto di chiamarti?
Prima di mandarlo a quel paese voleva almeno sapere se si trattava di un'esponente di una qualche importante famiglia oppure solamente uno che si era convinto di essere molto più importante degli altri. Non c'era niente di più importante della gerarchia nella sua mente, assolutamente.
 
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cameron˜
view post Posted on 23/8/2011, 20:35     +1   -1




Non era un prepotente. Ma nemmeno un santo. Chi non desidera, per un pò, essere almeno un pò al centro dell'attenzione. Insomma, dipende poi dal carattere, ma sfido chiunque a non esserne in un certo senso "orgoglioso". E non amava essere perseguitato della ragazzine del primo anno. Tutte corvonero.. Chissà perchè poi. Immagino che nessuno ti abbia insegnato che esiste un'immensa varietà di altri colori. Cos'era sarcasmo adesso? Era anche sarcastica la ragazzina. Di male in peggio. La guardò, inarcando lievemente il sopracciglio e un lato del labbro. Sul serio? Non lo sapevo.. perfortuna che ci sei tu a ricordarmelo.. so tutto io.. disse con altrettanto sarcasmo, prendendo in mano la sacca a tracolla, mettendola in spalla, alzandosi dal muretto che dava nel cortile sottostante. Come hai detto di chiamarti? Un piccolo ghigno comparve sul suo volto. Avvicinandosi leggermente al volto della ragazza. Non l'ho detto.. disse guardandola per un istante negli occhi, avvicinandosi alla porta. Sembrava la classica la principessina rinchiusa in un castello, aspettando il suo principe azzurro.
 
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Grey.
view post Posted on 23/8/2011, 20:48     +1   -1




Okay, qui qualcuno stava dando completamente di matto. E non sto parlando nè delle compagne di stanze di Grey, nono! Quel piccolo prepotente era totalmente fuori di testa. Credo che tu debba trovarti qualcuno di nuovo per farti scrivere le tue battute sai? Sono tutte già sentite. Rispose. Poi lo vide muoversi per andarsene ed alzò a sua volta un sopracciglio: si era avvicinato un po' troppo per i suoi gusti.. rischiava di essere quanto meno avadakedavrizzato. Stava mettendo la piccola York di cattivo umore e questa non era esattamente una buona cosa. Il fatto che tu te ne stia andando dimostra alla perfezione che non sei affatto abituato a sostenere una conversazione che non ti pone al centro dell'attenzione. Asserì, ridendo. Ne aveva visti fin troppi di tipi come lui, incapaci di pensare a qualcosa che non li riguardasse. Si mordicchiò appena il labbro inferiore, squadrandolo da capo a piedi. Sapeva dove mirare, lo sapeva fin troppo bene.
Considerando che poi non sei neanche tutto questo granchè.
Aggiunse, sottile. Sì era una stronza. Sì lo sapevano tutti.

 
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cameron˜
view post Posted on 23/8/2011, 21:32     +1   -1




Stava dando di matto? Ma non credo proprio, anzi. La situazione lo divertiva parecchio, altrochè. Si, se un altro ragazzo fosse stato al suo posto.. non so se avrebbe avuto il sufficiente autocontrollo di affrontare tale situazione. La ragazza credeva il fatto suo, ma dubito seriamente. Era la classica ragazza serpeverde che saltava sulla gente. La classica ragazza brava a sole parole, tutto qui. Come sempre. O forse non m'interessa sostenere una conversazione con te.. Si girò verso di lei. Amo stare al centro dell'attenzione si, e non me ne può fregar di meno di quello che tu possa pensare di me.. Sei brava solo a parole come tanti, ma poi a fatti non sai neanche come muoverti. La verità a volte brucia. Considerando che poi non sei neanche tutto questo granchè. Scoppiò in una fragorosa risata, non riusciva a smettere. La solita tattica, colpire nel fatto esteriore. Diventò serio con il suo ghigno beffardo. A volte mi ricorda un serpeverde, non so perchè. Mica devo piacere a te, tesoro. Si, il tesoro era una sorta di presa in giro. E sinceramente.. neanche voglio. Cerchi di colpire basso come fanno tutte le altre ragazze, ma con me non attacca. Ti è andata male, mi spiace, sarà per la prossima volta. La solita sapientona, che credeva di sapere tutto solo con uno sguardo. Ma smettila.
 
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Grey.
view post Posted on 23/8/2011, 22:09     +1   -1




Ahia. Si mette proprio giù male eh? Ma che colpa ne abbiamo noi se abbiamo a che fare con due come loro? Ahn, dura la vita per due studenti che si odiano! Grey era assolutamente convinta di averlo ferito almeno un pochino solo che non aveva intenzione di darlo a vedere. Per quanto ne so, sei tu quello bravo a parole caro mio. Dubitiamo delle prestazioni di uno come lui? Mi chiedo dove mai andremo a finire. La York si avvicinò a lui di un passo inarcando il sopracciglio destro, poi assunse una meravigliosa espressione da stronza e puntò i suoi occhi dritti in quelli del ragazzo. Cameron Keep, Corvonero. Sibilò appena. Ecco chi era,le era tornato in mente: aveva un'immensa memoria quella ragazza, sembrava uno schedario. E non dire che sei famoso o cose simili perchè saresti immensamente banale. Sbuffò appena.
Se fossi come tutte le altre ragazze ti sarei già saltata addosso come se non avessi mai visto un altro ragazzo in vita mia. Alzò le spalle portando gli occhi al cielo. Ma, a differenza di molte altre, la tua sola vicinanza mi disgusta ed il pensiero di avere a che fare con te mi fa venir voglia di buttarmi da questa torre.
Provare a ricominciare con un 'ciao', no? Verme, pensò.
 
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cameron˜
view post Posted on 23/8/2011, 22:36     +1   -1




In realtà non è che Cameron fosse poi così interessato a sostenere una conversazione con lei. Lo divertiva soltanto. Anzi, continuava a dargli carne sul fuoco così. Pazzesco come le ragazze sapevano nascondere i loro veri sentimenti. Qui non si parla di amore, ma di odio pure tra casate (?) o forse perchè proprio non potevano vedersi l'uno negli occhi dell'altro. Molto probabile che sia questa l'affermazione giusta per i due studenti. Per quanto ne so, sei tu quello bravo a parole caro mio. Sorrise beffardo. E' la tua descrizione, ti calza a pennello! Era una ragazza, i ragazzi come lei li prendeva a botte la maggior parte delle volte. Facevano tutti i sapientoni lì dentro.. e poi chissà perchè avevano sempre la meglio i corvonero. Cameron Keep, Corvonero. Oh wow. Notevole accidenti. Non era difficile conoscere un nome simile. Impressionante! Quasi non me lo ricordavo. Sai com'è.. non sono all'altezza tua, quindi qualcuno doveva pur provvedere. Se non c'era lei.. era perduto. Dico sul serio. E non dire che sei famoso o cose simili perchè saresti immensamente banale. Il problema era: cosa gliene fregava a lei se ero famoso o meno. Mica era colpa sua alla fine. Sono popolare.. che dici.. va meglio adesso?!? disse con un certo tono sarcastico. Ma quale certo.. era un tono sarcastico. La gente come lei lo irritava parecchio. Se fossi come tutte le altre ragazze ti sarei già saltata addosso come se non avessi mai visto un altro ragazzo in vita mia. Ma, a differenza di molte altre, la tua sola vicinanza mi disgusta ed il pensiero di avere a che fare con te mi fa venir voglia di buttarmi da questa torre. Guardò la ragazza.. a questo non ci credeva minimamente. Come se ne avesse il coraggio. E io neanche ti avrei rivolto la parola. A saperlo prima.. guarda.. ti avrei lasciato pure andare. Ad ogni modo nessuno ti trattiene, puoi benissimo prendere il volo per me.. tanto che anche l'erba si sposterebbe da quanto acida che sei. disse avvicinandosi sempre di più verso il volto della ragazza guardandola con serietà. Cos'era una sfida adesso?





 
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Grey.
view post Posted on 24/8/2011, 13:47     +1   -1




Mai sfidare una come Grey York. Non tanto per il suo cognome o per le sue origini, quanto per la sua indole orgogliosa e testarda.. solitamente non voleva dimostrare niente a nessuno ma in quel caso si trattava di una pura e semplice questione di principio. Avrebbe tanto voluto prenderlo a calci nel sedere o schiaffeggiarlo violentemente ma era qualcosa che non si addiceva molto a lei. Socchiuse gli occhi, arrivando ad un paio di millimetri dal suo naso; restò lì per qualche istante che parve eterno poi indietreggiò e si diresse verso la balaustra. Mai sfidare una come me. Asserì laconica. Salì su di essa e guardò verso il basso, mentre dei piccoli sassolini si staccavano dal muretto per raggiungere il suolo qualche metro sotto. Con l'inizio delle lezioni, lo spazio sottostante si era totalmente svuotato il che avrebbe permesso alla ragazza di passare inosservata. Non era la prima volta che saltava da grandi altezze.. l'ultima volta era stato dalla torre di astronomia nel bel mezzo della notte ed era atterrata nel lago nero, infrangendo praticamente ogni regola scolastica. Non sai con chi hai a che fare, razza di un pallone gonfiato. Alzò un sopracciglio. Tu neanche avresti il coraggio di pensare a fare un gesto estremo.. sei solo un bambolotto che tutti adorano ma che non è in grado di fare niente di più che apparire. Sinceramente, ne era convinta.
Patetico. Sibilò. Poi si tolse il mantello e lasciò che raggiungesse il suolo: era pronta.
 
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cameron˜
view post Posted on 24/8/2011, 17:58     +1   -1




Sfidare era una parola grossa. Forse non aveva idea di quanto era alto. Non c'era bisogno di fare la coraggiosa, non avrebbe risolto niente, anzi.. avrebbe accentuato di più la sua stupidità. Cosa che sicuramente avrebbe fatto. Sia mai che una serpeverde si tiri indietro ad una sfida simile. Idiota, si era praticamente bevuta il cervello. Era matta da legare. Nel caso si fosse fatta male, lui di sicuro non si avrebbe addossato tutta la colpa. Era lei che doveva fare la superiore ad ogni costo, non lui di certo. Mai sfidare una come me. Prevedibile, come sempre. Non disse niente, si limitò a guardarla nelle sue inutili azioni. Si, non avevano senso. Non sai con chi hai a che fare, razza di un pallone gonfiato. Alzò un sopracciglio. Tu neanche avresti il coraggio di pensare a fare un gesto estremo.. sei solo un bambolotto che tutti adorano ma che non è in grado di fare niente di più che apparire. Pallone gonfiato, adirittura. Cavolo era la verità, di che si lamentava. Forse era vero che la verità a volte fa male. Tu sei tutta matta.. Scosse la testa ridendo, vedendola avanzare sempre di più verso i calcinacci.
.. non sono affari tuoi di quello che faccio qui dentro, neanche mi conosci, se non solo il nome, cognome e casata. Perchè ti da tanto da fastidio di quello che sono, spiegamelo! Mi odi, come mai? Neanche mai ci siamo rivolti la parola. Sei patetica. disse prendendo tutte le sue cose e scendendo giù per le scalette a chiocciola. Di avere a che fare con bambine di un anno non aveva voglia. Se voleva fare la coraggiosa, bene.. Sarà una cosa in più da mettere sul suo curriculum. Buon per lei. Ma doveva incontrarle sempre lui le ragazze più strane dell'edificio. Evidentemente si. Dopo aver percorso tutto il suo persorso, pensava vivamente che la ragazza cambiasse idea sul fatto di buttarsi. E invece..NO! Alzò il capo, guardandola dall'alto. Il sole lo stava praticamente accecando. Corrugò la fronte e il sopracciglio sinistro. Non devi dimostrare nulla a nessuno. Scendi da lì incosciente che non sei altro. le intimò dal basso. Patti chiari e amicizia lunga.. quello che non voleva è che si spaccasse qualche arto. Non era responsabile di nulla, era tutta colpa e della sua incoscienza, che in quel momento non portava da nessuna parte.


Edited by cameron˜ - 27/8/2011, 03:05
 
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Grey.
view post Posted on 27/8/2011, 02:10     +1   -1




Sola. Adesso sì che era di nuovo libera.. considerò in fretta le due opzioni che le si presentavano: buttarsi da vero oppure scendere e tornare alla vita reale. Portò lo sguardo verso il cielo e vide un sole raggiante che la baciava, illuminandola con i suoi raggi trasparenti: sembrava un angelo, sembrava davvero un angelo. Se non avesse avuto quello sguardo da psicopatica, tutto sarebbe stato a dir poco perfetto.
Guardò verso il basso e vide Cameron che la guardava urlandole qualcosa.. non l'ascoltava, immaginava fin troppo bene quello che le stava dicendo. Lui non sapeva quanto avesse da dimostrare a se stessa ed era immensamente stanca di persone che le dicevano cosa potesse o non potesse fare, dire, pensare. Lei era uno spirito libero incatenato al suo cognome.
Così, chiuse gli occhi e rise di gusto; poi strinse la bacchetta che aveva in tasca e sussurrò un incantesimo che le aveva insegnato un ragazzo conosciuto alla torre di astronomia qualche mese prima e semplicemente, flettendo le ginocchia, si buttò senza pensarci, leggera come una piuma. Le sensazioni che provò durante il volo non sono descrivibili con umane parole, ma lo sguardo che assunse quando atterrò in piedi perfettamente di fronte al Corvonero.. quello sì, che era tutto umano.
Libertà.
Sibilò con gli occhi ridotti a due fessure, portandosi a molto meno di un palmo dal suo viso. Solamente il leggero tremore delle sue braccia tradiva ciò che era appena successo.
 
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17 replies since 20/8/2011, 21:35   188 views
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