| Un bruciore al centro esatto dell'avambraccio sinistro mi fece capire che qualcosa stava finalmente cambiando.Il bruciore più bello che potessi ascoltare,avvertire,volere era lì che fremeva come un matto. Il mio unico desiderio era quello di servirlo ancora una volta ed aspettare con ansia quello stesso dolore farsi sempre più forte,più potente. Ero sul mio letto,riposando dopo una settimana intensa che avevo avuto,quando improvvisamente accadde,per un momento avevo pensato che stessi sognando,che tutto fosse un immaginazione mia,quando alzai la manica della maglia di cotone che avevo addosso e lo vidi,rigonfio e scuro..allora capì che non stavo sognando,un sorriso si dipinse sul mio volto freddo e guardai in avanti..il mio signore stava ritornando.La chiamata stava avvenendo. Scattai dal letto,avevo ancora i vestiti sulla sedia lasciati qualche mezz'oretta prima,mi ero messo da poco a dormire,anche se non riuscivo a prendere sonno,quindi me ne fregai di lavarmi,indossai solo i vestiti più eleganti e demoniaci che potevo indossare per quella occasione,invece degli anfibi e del pantalone nero di jeans,indossai uno smooking del tutto nero,compreso di cravatta,cinta,pantalone,giacca e scarpe classiche non troppo lucide,tutte di colore nero,mi aggiustai i capelli e presi la bacchetta che mi era stata finalmente ridata..alla fine Eve Joyce non aveva spezzato niente,ero in qualche modo in debito con lei,ma lei nello stesso momento lo era con me. Sorrisi e mi smaterializzai direttamente lì,dove il dire ed il fare viaggiavano sulla stessa scia d'onda,dove non c'era giustizia e non c'era bene,la vendetta e la cattiveria regnava sovrana ed avrebbe regnato per sempre. Lì dove un Signore,il più potente di tutti aveva inginocchiato metà mondo,aveva un'idea,un'idea del tutto sua,del tutto malata di costruire il suo nuovo inizio,una nuova era,l'idea di una razza pura e basta,ma purtroppo era stata fermata,non distrutta, fin quando ero in vita,avrei donato il mio sangue per farlo tornare tra di noi..io,il suo unico servo fedelissimo.Anche io però avevo delle punizioni da dover prendere in considerazione,ero molto autonomo e mi portava molte volte a lavorare per lui da solo,senza fregarmene degli altri mangiamorte,anzi se avevo la necessità di ucciderli lo facevo senza esitazioni.Camminai in quella che era la mia casa,la mia seconda dimora..casa Riddle era un emozione pura.Sentivo l'odore della paura in quelle pareti sottili e quei lampadari antichi,sentivo ancora l'odore di chi in quella casa ci era morto ed aveva regnato..sentivo il profumo dell'Oscuro Signore invadermi completamente i sensi.Percorsi il corridoio fino ad arrivare alla sala principale,un tavolo era già occupato da mia madre,una ragazza,mio fratello Jared ed altri mangiamorte che avevano preso parte a quello che era il nuovo inizio,il ritorno più spettacolare a cui avessi partecipato. Sorrisi con un ghigno,come mai anche lei era lì? mia madre che ora se la faceva con i ministeriali come la peggiori delle traditrici ma nello stesso tempo,odiavo che lei siedeva lì,odiavo vederla tra noi,odiavo vederla avvolta dalla cattiveria ed odiavo quando mi doveva vedere per forza così,cattivo e spietato. La guardai e mi sedetti proprio difronte a lei,la fissai negli occhi,un piccolo e futile sorrisino le dedicai per poi diventare serio,fare un cenno a Jared come saluto,era un grande mio fratello,lo stimavo per aver risposto a quella chiamata..l'altro,Angel,ero convinto che non l'avrebbe mai fatto..ma dopotutto anche lui era una vittima di una società idiota. La stanza echeggiava di bisbigli quando improvvisamente la porta si aprì e non apparve nulla,come se avesse fatto ingresso un fantasma e basta,solo gli occhi di mia madre nel guardare terra, mi fecero capire che Nagini,l'enorme serpente di Voldemort,strisciava sotto i nostri piedi,verso l'altra sponda del tavolo. Un brivido di eccitazione mi percorse l'intero corpo,fino a farmi ghignare ancora e guardare dove Nagini si era fermata.La creatura..a sua volta parlò,conoscevo e sapevo parlare il serpentese,non ci volle niente per capire il messaggio: "Presto Lui farà ritorno..Ricordate le Sue parole.Disobbedienza e diserzione significano morte.Fedeltà e rispetto significano onori, gloria e protezione". Dei brividi veri mi invasero il corpo,fino a farmi impazzire.Il suo ritorno,il ricordo delle sue parole,disobbedienza e diserzione significavano morte e non c'era suono più bello,significato magnifico per le mie orecchie!!Fedeltà e rispetto,invece,onori gloria e protezione avrebbero portato..e sorrisi,sorrisi maligno,sadico,ovviamente in silenzio..guardando mia madre..quando domandò se qualcuno parlava rettilofono..mi sporsi di poco sul tavolo e la guardai profondamente negli occhi,i miei erano due specchi di freddezza e malignità Presto Lui farà ritorno.Ricordate le Sue parole.Disobbedienza e diserzione significano morte.Fedeltà e rispetto significano onori, gloria e protezione. le recitai a memoria tutti i punti e le parole di Nagini e rimasi a guardarla,alzando un sopracciglio ritornando poi con gli occhi su Nagini.C'ero,c'ero sempre per l'oscuro signore e volevo brindare al suo ritorno..ma l'avrei fatto quando anche lui,con la sua mano,avrebbe preso il calice per alzarlo insieme a noi.Guardai per un attimo mio fratello,anche lui mezzo traditore,ma era onorevole guardarlo lì,tra noi..noi che eravamo i Jael,gli unici veri servi leali dell'Oscuro Signore.
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