| fillis; |
| | Essere un prefetto era un vero e proprio schifo,era come una baby-sitter a tempo pieno,nottate in bianco a controllare i corridoi,doversi preoccupare delle bravate dei primini,cosa che non le andava affatto a genio,e poi era costretta a farlo o le sue ex marionette diventate genitori avrebbero preso provvedimenti,”la carica di prefetto è un privilegio” dicevano orgogliosi “e tu non macchierai di disonore la nostra famiglia“ aggiungevano subito dopo.Non aveva una pistola dietro la schiena,no,quella non era sempre letale,molto peggio,una bacchetta,grazie alla quale -con due paroline- si poteva mettere fine con certezza alla vita di una persona e,ultimamente,non era sicura che l’amore per la loro unica figlia li avrebbe fermati,erano altri,come se non li riconoscesse più,come se i fili che un tempo teneva in mano lei fossero stati presi da qualcun altro,ed era a dir poco inquietante,come una possessione demoniaca.La parte peggiore della sua carica veniva però quando doveva farsi rispettare da ragazzi del quinto sesto o settimo anno,grazie al cielo ogni tanto qualcuno la aiutava facendoli sloggiare,spesso era Ben,il ragazzo dell’ultimo anno che dal giorno della cena d’inizio anno la teneva sotto controllo,era convinta che la seguisse anche tante volte,ma se così le risparmiava la predica non le dispiaceva poi tanto,peccato che l’anno successivo lui se ne sarebbe andato e lei se la sarebbe dovuta vedere da sola.Sospirò passandosi le esili dita fra i folti capelli,sabato,niente lezioni,molti ragazzini erano andati ad Hogsmeade con i professori,perciò non c’era tanto lavoro da fare,pace,finalmente un pò di pace.Era stesa sul baldacchino,era già vestita e pronta per schizzare fuori,niente uniforme,era il suo giorno libero e nessuno glielo avrebbe portato via.Sentì bussare alla porta,sbuffò e rimanendo così com’era disse « Avanti,è aperto.» rimase a bocca aperta quando vide che Ben Winchester aveva bussato alla sua porta senza alcun motivo relativo alla scuola.Si mise a sedere guardando il ragazzo entrare lentamente,girare per l’intera stanza e poi fermarsi davanti a lei,lo guardò leggermente sbigottita,non se lo aspettava. «..Ciao,come mai ti sei intrufolato nel dormitorio femminile e più precisamente nella mia stanza? » chiese la ragazza confusa,in effetti la sua camera si trovava verso la fine del corridoio quindi non era entrato nella prima che aveva visto,la aveva cercata,anche per un bel pò probabilmente,era andato lì volutamente.Non si era neanche preoccupato delle ragazze che lo avrebbero visto violare il dormitorio,anche se il prefetto era lei,lo avrebbe dovuto punire lei,cosa che non avrebbe potuto fare dopo tutte le volte che lui la aveva salvata da situazioni spiacevoli.« Non sapevo ti infastidisse tanto la mia presenza cara Fillis.Sono venuto per chiederti se avevi qualche programma per oggi.» disse il ragazzo con le mani in tasca.la ragazza ancora più sbalordita rimase senza parole,anche se era un po scettica al riguardo; perchè un diciassettenne voleva uscire con una dodicenne?Evitò di pensarci,anche perchè un gufo sfrecciò nella stanza sopra la testa di lei lasciando una busta sulle sue gambe,il ragazzo invece sbuffò,l’interruzione lo aveva infastidito parecchio.Prese la busta e la rigirò tra le dita per qualche secondo prima di aprirla.Era rosa e aveva un sigillo rosso della gazzetta del profeta.Affilò lo sguardo tirando fuori un foglio bianco.Rilesse più volte quello che c’era scritto per capire il senso delle parole. «Rita Skeeter vuole intervistarmi oggi.» disse riassumendo quello che c’era scritto nella lettera con cinque parole,tante cose non erano affatto chiare,la prima:perchè una famosa giornalista voleva intervistare una ragazzina?La seconda:avrebbe diffamato Fillis come faceva con gli adulti?E la terza:se avesse rifiutato di presentarsi avrebbe fatto la figura della codarda?No,l’ultimo non era un problema,sapeva di doversi presentare perchè era sicura che se avesse snobbato un “opportunità” del genere i suoi genitori la avrebbero uccisa.Rilesse per l’ultima volta la lettera per poi lasciarla cadere sulle coperte,il destino era riuscito a portarle via l’unica giornata libera che aveva aspettato da tanto tempo,ma l’avrebbe sfruttata al meglio. « Ti va di accompagnarmi?Mi aspetta ai tre manici di scopa.» aggiunse poi dopo che il ragazzo -che aspettava la sua risposta da circa dieci minuti- si schiarì la voce attirando nuovamente l’attenzione di lei.I suoi occhi si illuminarono alle parole della ragazza,annuì e dopo che Fillis uscì dalla camera fece lo stesso.
´There’s nothing better than a good lie` Già da fuori il locale si sentiva il brusio delle voci,doveva essere colmo di persone,sospirò,era leggermente infastidita dalla situazione ma cercò di non darlo troppo a vedere,non doveva macchiare di disonore la famiglia.Scosse la testa,non voleva pensare a una cosa del genere ne in quel momento ne mai,al diavolo la famiglia.Con Ben al suo fianco fece il suo ingresso nel locale che,stranamente,fu fotografato attimo per attimo,cosa che la infastidì ulteriormente,anche se per un secondo si era abituata all’idea di essere la celebrità del giorno.Con un sorriso forzato si avvicinò al tavolo dove si era seduta la giornalista,il ragazzo invece si fermò prima aspettandola ad un tavolo. « Buongiorno signorina(?) Skeeter,mi permetta una domanda prima dell’intervista..Esattamente cosa cerca lei da me,cosa si aspetta di scoprire?» chiese scettica,non poteva che essere diffidente di fronte alla giornalista che riusciva a mettere una cattiva parola su chiunque.
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