Morgan Marie Moore

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morgan marie.
view post Posted on 18/3/2010, 21:00     +1   -1




Morgan Marie Moore.





Nome: Questa potrebbe sembrare una cosa bizzarra. Io mi chiamo Morgan Marie, ma non è questo il mio vero nome. Il mio vero nome non ha mai avuto molta importanza per me, l'ho dimenticato. Questo l'ho scelto da sola.

Cognome: Moore. E' il cognome che mi hanno assegnato all'orfanatrofio, ma ne ho fatto uso solamente a scuola. Per quanto mi riguarda, avere un cognome significherebbe appartenere a qualcuno, ma io appartengo solo a me stessa, da sempre.

Età: 18 anni compiuti da poco.

Sesso: Femmina.

Ruolo ricoperto: Al momento non ho un ruolo ben preciso all'interno della società dei maghi. Svolgo qualche lavoretto di tanto in tanto, per pagarmi da vivere. Fotografia soprattutto, mi è capitato spesso di lavorare persino per la Gazzetta del Profeta.

Storia: Non so di preciso da dove comincia la mia storia. Il mio primo ricordo è neve. Freddo alle dita, il sapore pungente di un fiocco di neve sulla lingua, due mani che mi stringevano all'altezza della vita, un bacio caldo sul viso, una goccia salata. Poi più niente. Sono cresciuta in un orfanotrofio di Londra, e di mia madre ricordo solo le lacrime. Non è mai stato facile. Non è mai facile, se non hai i genitori, ma la direttrice non voleva mai parlarmene. Facevo fatica a socializzare con gli altri bambini, mi chiamavano strana, strega. Non sapevo di esserlo, fino a che non arrivò la lettera. La lettera accompagnata da un nervoso signore, che mi spiegò di essere un professore, il professore di una scuola che mi avrebbe fatto conoscere ciò che ero realmente. Una scuola di Magia. Ricordo che non ci credetti. Volevo crederci con tutta me stessa, ovviamente, ma non avevo mai pensato che tutto ciò che sapevo fare fosse davvero magia. Ero davvero una strega? Una di quelle cattive, delle fiabe? Cambiai idea non appena misi piede ad Hogwarts. Il periodo più splendido della mia vita l'ho vissuto proprio in quella scuola, tra i Grifondoro di cui facevo parte. Avevo finalmente degli amici, qualcuno con cui parlare senza essere messa da parte, considerata una pazza o un soggetto pericoloso. Fui davvero felice. Quando dovetti lasciarla, però, non sapevo cosa fare. Non avevo mai avuto un interesse particolare per qualcosa, nessun'idea precisa di cosa avrei fatto dopo. Semplicemente, mi sarebbe piaciuto imparare a godermi quella vita che avevo imparato a conoscere a undici anni. Mi dedicai semplicemente a quello, alla vita, anche se non ho mai smesso di cercare i miei genitori. Sperando di intravederli in una delle mie foto forse, di riconoscerli. Ma tutto questo non può certo impedirmi di pensare serenamente al presente. Solo di notte, ho paura. Ho una paura folle di quegli incubi che mi tormentano, incubi di neve e lacrime.

Carattere: Il mio carattere non è troppo semplice. Complicata come tutte le donne, ma non solo. Sono piuttosto lunatica, cambio umore facilmente. Mi piace esprimermi soprattutto attraverso i gesti, o gli sguardi, mi piace sentir parlare le persone. Sono una persona fondamentalmente simpatica, adoro scherzare, e non mi dispiace la compagnia altrui. Eccetto quei momenti in cui penso che restare da sola sia l'unica soluzione possibile, mi chiudo in me stessa e posso restare anche per ore a fissare il vuoto, in silenzio.

Aspetto Fisico: Capelli rossi, grandi occhi chiari. Non sono mai riuscita a capire di che colore fossero precisamente. Azzarderei una sorta di grigioazzurro. Per il resto, sono piuttosto magra, non troppo alta, nella media direi.

Stato Sociale: Non ne ho la più pallida idea, sinceramente.

Stato Economico: Non povera, diciamo che me la cavo. Anche se spesso arrivare a fine mese è faticoso.

Bacchetta: Nurtural; 13 pollici, legno di salice, nucleo di ali di Fata, piuma di Ippogrifo, piuttosto flessibile.

Animale: Non possiedo nessun animale, ma mi piacerebbe moltissimo.
 
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» psycho killer
view post Posted on 18/3/2010, 21:09     +1   -1




Convalidata.
 
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1 replies since 18/3/2010, 21:00   95 views
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