Megan. |
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| La vita si movimentava sempre di più. Era come se il mese di dicembre fosse il più “attivo” per tutti. Babbani e maghi. Hogsmeade era frenetico quella sera. Inizio di dicembre perfetto. Aria gelida,un’atmosfera quasi natalizia e quel profumo delicato di dolci che annebbiava l’interro paese che veniva da Mielandia. Adoravo quel negozio. Da piccola,quando si facevano le gite scolastiche con la scuola,passavo tutto il giorno a riempiermi di dolci diversi,caramelle,torte alla frutta e al cioccolato di tutti i tipi possibili ed impossibili…adesso non più però. Preferivo tenermi a distanza dai dolci. Era forse l’unico posto che consideravo però veramente casa,perché alla fine,era veramente un luogo perfetto per i bambini di tutte le età. Persino per una come me che aveva superato l’adolescenza. Ormai ero grande. Non potevo più essere chiamata una bambina,anche se avvolte era l’unica cosa che dimostravo realmente. Era come una reazione involontaria. Smettere di essere golosa era come smettere di respirare perché alla fine non volevo cambiare affatto la mia vita. Persino il più piccolo particolare mi sembrava così perfetto da farmi sorridere. Fiumi di ragazzi caricati di buste tornavano al castello. Sorridenti e tremendamente vivi. Provavo nostalgia a vederli così,ma alla fine probabilmente,dopo una giornata impegnativa di lavoro era la cosa più bella da vedere,anche se provavo quel sentimenti ogni volta quando tornavo a Hogsmeade. Era bello però vederli così uniti. Era bello ricordarmi delle mie follie e ricordarmi che una volta anch’io avevo vissuto per sette anni in quel castello. Non è mai stato facile e avvolte evadere mi sembrava l’univa speranza. Alla fine però ricominciavo sempre. Quelli ricordi mi facevano sperare. Mi facevano sperare e sognare a una vita molto simile a quella perché alla fine era ciò che avevo sempre provato a fare. Scossi la testa per un attimo divertita mentre continuavo a camminare spesata sulle strade strette e vivide del piccolo paesino. Poi di scatto mi ritrovai davanti a Madame Piediburro e per un secondo mi sembrò quasi impossibile resistere. Quella sera la nostalgia voleva condurmi e farmi volare in un modo veramente strano ma per un secondo provai solo a seguire il mio istinto. Alla fine non avrebbe ucciso nessuno. Entrai e di scatto un caldo affogante mi colpì. Là dentro la situazione era così tranquilla da farmi quasi annebbiare. Solo tante coppiette felici e un paio di ragazzi sparsi qua e là da soli ai tavoli. Niente d’interessante,ma visto che già ci stavo potevo prendere qualcosa da bere. Un drink non mi avrebbe fatto affatto male specialmente dopo la giornata tremenda che avevo avuto. Mi avvicinai al bancone senza guardarmi allungo intorno. Non ero dell’umore giusto per analizzare ogni piccolo particolare nuovo del locale. Alla fine non c’era nessuno che conoscevo. La maggior parte delle persone che conoscevo non sarebbero mai andate in un posto per coppiette di adolescenti innamorati. Wisky incendiario. Mi rivolsi a uno dei camerieri mentre il mio sguardo sbirciò per un attimo nel locale mezzo vuoto. Era bello rivedersi e alla fine tornare in quel posto mi ricordava il primo appuntamento,il primo amore infantile,i primi pianti per un ragazzo che non meritava neanche e poi persino i complotti contro i ragazzi,insieme alle amiche del cuore. Si poteva chiedere di più dalla vita? La scuola era il posto migliore che c’è al mondo. Scossi la testa per un attimo prendo il bicchiere che il cameriere mi porse e poi mi guardai un’altra volta intorno fissando per un attimo un tavolo vicino alla finestra. Passai davanti a una coppietta di tredicenni per poi vederli fermarsi per al meno qualche secondo. In quel momento ebbi un déjà vu totale: il ragazzo della scuola di Carter chi si era fermato,staccandosi dalle labbra della sua ragazza solo per fissarmi al meno per un attimo. Sorrisi tra me e me e poi mi sedetti la tavolo divertita,ma proprio quando alzai gli occhi dal mio bicchiere,vidi a qualche tavolo di distanza Carter. Spalancai gli occhi curiosa e incuriosita per un attimo. E che ci faceva qua? Qualche corso di potenziamento per i computer? Alzai un sopraciglio per un attimo per poi chiudere gli occhi quasi dispiaciuta di aver visto quella situazione. Ma cos’era tutta quella cosa? Ero troppo disorientata.
Edited by Megan. - 5/12/2009, 22:16
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