The Truth

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Carter,
view post Posted on 5/12/2009, 21:30     +1   -1




Fine serata. Il lavoro a volte era troppo stancante..specialmente dopo che hai passato ben cinque lunghissime ore a cercare un qualcuno che mai e poi mai si sarebbe lasciato scovare tanto facilmente..
vaglielo a mettere in testa a quei quattro scemi di superiori che si ritrovava..
idioti.
Uno peggio dell'altro..
ma alla fine..peggio per loro..lui aveva svolto il proprio dovere.. e loro avevano fatto la figura degli idioti..
Camminava..lungo il viale illuminato..con tanti maghi..giovani o gia di una certa età che camminavano da lì.
Alcuni sapevano chi fosse..si notava dal modo in cui lo guardavano.
Per esempio un gruppo di ragazzi..probabilmente dell'ultimo anno ad Hogwarts e assolutamente Serpeverde lo fermarono per chiedergli spiegazioni su come e dove poter incontrare tu sai chi..
come se fosse tanto possibile..
Lo avevano preso per una Rockstar forse..
ma non era poi così.
Lui sorrideva..e si limitava a far finta di non capire le domande..ma la maggior parte della gente lì sapeva esattamente quale fosse il suo lavoro nonostante lui cercasse in ogni modo di non darlo a vedere...
Improvvisamente si fermò. Davanti alla porta di Madame Piediburro.
Da ragazzo..quando ancora frequentava la scuola amava passarci le giornate..
perchè essendo un locale per coppie...non c’era molto rumore..e lui poteva leggere e finire i suoi compiti tranquillamente..
anche perchè l’ottanta per cento dei clienti passava il suo tempo baciandosi..il rumore era ridotto al minimo no?.
sorrise..e poi decise di entrare..
come sempre le cose non cambiano..
Tutte coppie..giovani e non sedute a tavoli rigorosamente per due..
sembrava l’unico matto la dentro..ma quel posto lo rilassava.
La commessa lo vide..di nuovo..e gli sorrise..indicandogli il solito tavolo..
era molto carina con lui..forse aspettava di ricevere un suo invito una sera di quelle..ma non sarebbe stato così..
sapeva gia cosa prendeva..quindi non c’era bisogno di leggere il menù.
Si guardò in torno..cercando un modo per passare quel tempo che gli era rimasto da quella giornata a dir poco inutile..
 
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Megan.
view post Posted on 5/12/2009, 21:56     +1   -1




La vita si movimentava sempre di più. Era come se il mese di dicembre fosse il più “attivo” per tutti. Babbani e maghi.
Hogsmeade era frenetico quella sera. Inizio di dicembre perfetto. Aria gelida,un’atmosfera quasi natalizia e quel profumo delicato di dolci che annebbiava l’interro paese che veniva da Mielandia. Adoravo quel negozio. Da piccola,quando si facevano le gite scolastiche con la scuola,passavo tutto il giorno a riempiermi di dolci diversi,caramelle,torte alla frutta e al cioccolato di tutti i tipi possibili ed impossibili…adesso non più però. Preferivo tenermi a distanza dai dolci.
Era forse l’unico posto che consideravo però veramente casa,perché alla fine,era veramente un luogo perfetto per i bambini di tutte le età. Persino per una come me che aveva superato l’adolescenza.
Ormai ero grande. Non potevo più essere chiamata una bambina,anche se avvolte era l’unica cosa che dimostravo realmente. Era come una reazione involontaria. Smettere di essere golosa era come smettere di respirare perché alla fine non volevo cambiare affatto la mia vita. Persino il più piccolo particolare mi sembrava così perfetto da farmi sorridere.
Fiumi di ragazzi caricati di buste tornavano al castello. Sorridenti e tremendamente vivi. Provavo nostalgia a vederli così,ma alla fine probabilmente,dopo una giornata impegnativa di lavoro era la cosa più bella da vedere,anche se provavo quel sentimenti ogni volta quando tornavo a Hogsmeade.
Era bello però vederli così uniti. Era bello ricordarmi delle mie follie e ricordarmi che una volta anch’io avevo vissuto per sette anni in quel castello. Non è mai stato facile e avvolte evadere mi sembrava l’univa speranza. Alla fine però ricominciavo sempre.
Quelli ricordi mi facevano sperare. Mi facevano sperare e sognare a una vita molto simile a quella perché alla fine era ciò che avevo sempre provato a fare. Scossi la testa per un attimo divertita mentre continuavo a camminare spesata sulle strade strette e vivide del piccolo paesino.
Poi di scatto mi ritrovai davanti a Madame Piediburro e per un secondo mi sembrò quasi impossibile resistere. Quella sera la nostalgia voleva condurmi e farmi volare in un modo veramente strano ma per un secondo provai solo a seguire il mio istinto. Alla fine non avrebbe ucciso nessuno.
Entrai e di scatto un caldo affogante mi colpì. Là dentro la situazione era così tranquilla da farmi quasi annebbiare. Solo tante coppiette felici e un paio di ragazzi sparsi qua e là da soli ai tavoli.
Niente d’interessante,ma visto che già ci stavo potevo prendere qualcosa da bere. Un drink non mi avrebbe fatto affatto male specialmente dopo la giornata tremenda che avevo avuto.
Mi avvicinai al bancone senza guardarmi allungo intorno. Non ero dell’umore giusto per analizzare ogni piccolo particolare nuovo del locale. Alla fine non c’era nessuno che conoscevo. La maggior parte delle persone che conoscevo non sarebbero mai andate in un posto per coppiette di adolescenti innamorati.
Wisky incendiario. Mi rivolsi a uno dei camerieri mentre il mio sguardo sbirciò per un attimo nel locale mezzo vuoto. Era bello rivedersi e alla fine tornare in quel posto mi ricordava il primo appuntamento,il primo amore infantile,i primi pianti per un ragazzo che non meritava neanche e poi persino i complotti contro i ragazzi,insieme alle amiche del cuore. Si poteva chiedere di più dalla vita? La scuola era il posto migliore che c’è al mondo.
Scossi la testa per un attimo prendo il bicchiere che il cameriere mi porse e poi mi guardai un’altra volta intorno fissando per un attimo un tavolo vicino alla finestra.
Passai davanti a una coppietta di tredicenni per poi vederli fermarsi per al meno qualche secondo. In quel momento ebbi un déjà vu totale: il ragazzo della scuola di Carter chi si era fermato,staccandosi dalle labbra della sua ragazza solo per fissarmi al meno per un attimo.
Sorrisi tra me e me e poi mi sedetti la tavolo divertita,ma proprio quando alzai gli occhi dal mio bicchiere,vidi a qualche tavolo di distanza Carter. Spalancai gli occhi curiosa e incuriosita per un attimo. E che ci faceva qua? Qualche corso di potenziamento per i computer?
Alzai un sopraciglio per un attimo per poi chiudere gli occhi quasi dispiaciuta di aver visto quella situazione. Ma cos’era tutta quella cosa? Ero troppo disorientata.


Edited by Megan. - 5/12/2009, 22:16
 
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Carter,
view post Posted on 5/12/2009, 22:46     +1   -1




Serata monotona anche per quel locale?..strano di solito organizzavano sempre qualcosa per quelle coppiette che non sapevano dove andare a baciarsi.
era al quanto imbarazzato dalla cosa..
in fondo..guardava a destra..e c’erano due amoreggianti..
a sinistra..peggio che a destra..cosa poteva fare?..fissare il tavolo..
sorrise divertito..almeno qualche sorriso poteva strapparlo..
scosse la testa..attendendo la cameriera...quando sentì partire la musica dedicata a quei ragazzi che avevano messo in gioco il loro cuore donandolo a qualcuno..
la conosceva..era una bella canzone..
tamburellava le dita ridendo e godendosi lo spettacolo..
molte ragazze erano estasiate dalle parole..e gli uomini che facevano veramente finta di capirle..
la cameriera intanto uscì dalla cucina..passando davanti al bancone..e rivolgendosi al suo collega che aveva appena servito qualcuno..non lo vedeva però..c’era la colonna che impallava la gente seduta al bancone..
Io vado da Carter..
come sempre..lei era la sua cameriera di fiducia..la prima ad avvertirlo quando troppi auror passavano di là..
la vide arrivare..e decise di fare lo scemo della situazione..cantandole la canzone come sottofondo..
Sei il senso che ho di me
quello che fui insieme a te
tra la gente e il mondo
Tu sei in cima e in fondo tu
per prima tu
e niente più
niente più di prima..
Rideva perchè la sua espressione era visibilmente sconvolta..la conosceva da tanto tempo e farle quel pezzo davanti al locale che ovviamente si voltò a guardare non era proprio il massimo..
le fece l’occhiolino ringraziandola di averlo servito..e poi seguirla con lo sguardo mentre tornava verso il bancone..
Proprio in quel momento però il suo sorriso svanì..perchè incrociò uno sguardo molto familiare..
Era Megan..proprio l’ultima persona che doveva vederlo lì..
il cuore si fermò..perchè non aveva idea di come avrebbe preso la cosa..in fondo lui non era stato molto sincero..così come lei..quindi..perchè allarmarsi?..
non si mosse..attendendo una qualsiasi cosa..
 
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Megan.
view post Posted on 6/12/2009, 00:12     +1   -1




Abbassai lo sguardo sul mio bicchiere per un attimo,tratteggiando sul bordo linee contorte e senza alcun significato. Guardavo il liquido quasi disgustata mentre di tanto in tanto provavo a sbirciare con la coda dell’occhio verso il suo tavolo.
Speravo solo che lui non mi avesse visto,che in un modo o nell’altro sarei diventata invisibile oppure sarei sparita dal suo campo visuale,ma ormai adesso era impossibile alzarmi come se niente fosse. Mi avrebbe osservato comunque e la cosa sarebbe diventata ancora più patetica.
Ciò che però continuava ad essere un mistero per me era il fatto di vederlo là. Era un mago e mi aveva mentito….esattamente come avevo fatto anch’io,ma,al meno avevo un buon motivo per farlo. Non lo conoscevo. Pensavo fosse un babbano,il mio nome però era stato menzionato tante volte nella Gazzetta e anche se avvolte criticato,era sempre stato nominato per la collaborazione in alcuni casi importanti del Ministero.
Era impossibile che in un modo o nell’altro lui non mi conoscesse. Forse però non lavorava al Ministero o forse non leggeva affatto la cronaca. Anche così,per un secondo mi sentii quasi tradita e non capii neanche perché.
Poi però di scatto alzai lo sguardo per guardarlo mentre flirtava in un modo o nell’altro con una cameriera piuttosto bella ma probabilmente persino più grande di lui. Alzai gli occhi al cielo per un secondo e infatti poco dopo incontrai il suo sguardo.
Scossi la testa distratta per poi bere un sorso dal mio bicchiere ormai innervosita. Era solo un bugiardo! In quel momento biasimai l’ora in cui li avevo aperto la posta. I miei occhi diventarono per un attimo due fessure. Lo guardai in cagnesco e poi come se niente fosse spostai lo sguardo su una coppietta piuttosto dolce che avrebbe tenuto occupata la mia testa in un modo o nell’altro.
Razza di idiota! sussurrai tra me e me.
 
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Carter,
view post Posted on 6/12/2009, 00:20     +1   -1




Quanto poteva essere utile a volte saper leggere il labiale?..bè..da morire..
tanto per cominciare si poteva capire l’insulto che viene mandato da qualcuno senza volersi far capire..
prese il bicchiere che gli aveva portato poco prima Celine..e si diresse verso il bancone dove si trovava anche lei..
si sedette..facendo alzare un tipo che era seduto nel posto accanto alla mora..se ne doveva andare e anche al più presto si..
poggiò il bicchiere sul tavolo..cominciando a fissarla mentre era visibile il suo nervosismo..
A parte l’idiota..hai altro da dirmi?
cominciò riferendosi al fatto che lei fosse un mago..anche se lui lo sapeva..bè..ma lei non sapeva che lui sapeva no?..oddio che giro di parole..
la sua espressione era molto ambigua..non era arrabbiato..perchè è normale non dire a qualcuno che conosci da si e no due ore che fai parte della comunità magica..
sicuramente lei sarebbe sbottata in chissà quale altra sua teoria..ma c’era ben poco da fare..
a conti fatti stavano pari..lei aveva mentito..lui anche..quindi non poteva certo lamentarsi..
Cominciò a bere. Era sempre tutto ottimo lì dentro..e ancora non riusciva a capire il perchè..nei bar babbani non era facile bere qualcosa di serio..
posò il bicchiere sul tavolo..facendo cenno sempre a Celine di riempirlo di nuovo..
ormai c’era abituato..andava lì per divertirsi e la maggior parte delle volte con qualche collega fuso come lui a prendere in giro le coppie che fanno finta di essere felici in un mondo perfetto come quello..
quanta gente di Hogwarts c’era lì?..
troppa..tutti con le varie sciarpe delle casate..lui vantava un diploma da un’altra scuola..si distingueva dalla marmaglia..
Tornò con l’attenzione su di lei..che maledettamente era sempre molto bella..cosa che odiava perchè non riusciva a farlo arrabbiare del tutto..
Celine riempì il bicchiere e fece cenno a lui di conoscere la ragazza...era un auror..aveva fatto il segnale della M di ministero con le labbra..ma lui lo sapeva..annuì..per poi continuare a bere..probabilmente aveva pensato che volesse solo rimorchiare qualcuna..e invece li la conoscenza era leggermente più profonda..
 
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Megan.
view post Posted on 6/12/2009, 19:06     +1   -1




Avevo immaginato una serata piuttosto tranquilla. Ero andata a Hogsmeade solo per pura curiosità. Ormai non ci andava da un po’ di tempo e tornare nel piccolo paesino era una grande gioia per me. Era come una seconda casa,come un posto astratto dove poter sognare e gioire senza il minimo compromesso. Era distaccato. Distaccato da tutto e da tutti. Il posto perfetto per meditare,per sorridere oppure semplicemente per osservare gli altri,specialmente in quel periodo così bello. Avvolte era sciocco guardare gli altri mentre preparavano persino i più ambigui dettagli per le feste più importanti,ma,era anche bello. Insomma. Non sognavo più a grandi feste come quando vivevo ancora con i miei,ma anche così il senso delle feste natalizie regnava ancora nel mio cuore. Era bello uscire e vedere tutta quell’agitazione,regali,sorrisi e la neve. La neve che quell’anno non si era fatto ancora vedere.
Scossi la testa mentre quelli pensieri quasi osceni mi ronzavano nella testa. Osceni perché ormai in quel momento sembrava che tutti i fondamenti su cui avevo costruito una parte dei miei sogni erano crollati. Il ragazzo della porta accanto,il ragazzo che avevo baciato ad una festa e che avevo lasciato che mi abbracciasse e mi cullasse come se niente fosse,era tutto’altro che il babbano che aggiusta i computer. Non sapevo se si poteva chiamare bugia oppure semplicemente distorsione della realtà ma in quel momento non stavo affatto bene. Era stato troppo presente nei miei pensieri,ma anche così,non avrei mai potuto pensare che lui fosse un mago,e anche così eccolo là,vicino a me,in un locale a Hogsmeade parlandomi con quel sarcasmo che ormai lo caratterizzava.
Alzai un sopraciglio provando a restare indifferente alle sue battute, anche se in quel momento avrei solo voluto andarmene senza neanche chiederle una spiegazione. Sembrava tutto molto più complicato adesso. L’avevo mentito e lui aveva fatto altrettanto quindi la fiducia era zero e altrettanto era la possibilità di tornare indietro.
Che ci fai qui? chiesi di scatto a bassa voce scuotendo la testa innervosita. Facevo ancora fatica a credere che lui era veramente lì. Doveva per forza essere un incubo. Non poteva essere vero.
 
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Carter,
view post Posted on 8/12/2009, 21:02     +1   -1




non c’era molto che potesse inventare ormai..e il fatto di non provare voglia a mentirle non faceva che peggiorare la situazione..
alla fine..era scontato dirle: sono un mago..sicuramente sarebbe servito solo a farla innervosire di più e non era il caso..
posò il bicchiere..nuovamente vuoto..alla fine non voleva ubriacarsi..sarebbe diventato tutto più complicato..
certo che era una cosa sconvolgente..tra tutte le cose che poteva fare..magari rimanere a casa ed evitare ogni genere di problema..si era infilato in un guaio più grande di lui.
voleva sapere cosa ci facessi lì?..bè anche lei non si trovava in una situazione migliore..per niente..
Quello che ci fai tu..
rispose tranquillamente..
era una serata libera..niente lavoro..voleva bere..ed ecco il risultato..magari la scelta del locale per coppiette non era il massimo si..ma era il primo che gli era capitato a tiro..
non era certo una scelta dettata da chissà cosa..
Mi rilasso..
aggiunse dopo..
tutte cose vere...lei anche era lì per distrarsi no?..quindi non c’era da scandalizzarsi..
poi la musica di sottofondo aveva aiutato molto...sembravano due imbucati ad un matrimonio o ad una serata del 14 Febbraio dedicata agli innamorati..
erano perfettamente fuori luogo..c’era poco da fare..
abbozzò un sorriso..chissà se qualche collega passando di lì e notandolo gliel’avrebbe fatta pagare poi dopo..
aveva una reputazione da salvare lui..non era un romanticone per categoria..anzi..era sempre molto riservato..e con le donne non mostrava certo romanticismo..
Non disse nient’altro..anche perchè lui sapeva chi lei fosse in realtà..quindi non aveva la faccia tanto sorpresa..non sapeva fingere con lei..quindi anche volendo non ci sarebbe riuscito..
attese altre domande..che potevano arrivare così come no..
 
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Megan.
view post Posted on 8/12/2009, 22:03     +1   -1




Era freddo. Distaccato. Niente affatto il ragazzo allegro e tenero della prima sera oppure del pomeriggio in cui ci eravamo incontrati per la prima volta. Sembrava un altro ragazzo…forse più maturo oppure semplicemente così cambiato da farmi persino impressione. Mi sembrava persino preoccupato da qualcuno o da qualcosa…concetto che coglievo istintivamente. La verità era che in quel momento mi sembrò impossibile provare a ragionare oppure a trovare un qualcosa di logico in tutta quella faccenda.
Lui era un mago no? Io,altrettanto. Alla fine forse le coincidenze esistevano realmente,oppure il destino aveva davvero quella forza sovrastante di sollevare e intrecciare vite e vie tra di loro. Scossi la testa per un attimo quasi contrariata dalla sua risposta. Non ebbi neanche la forza di risponderli. Si stava rilassando. Beh…infatti potevo osservarlo anche da sola. Era totalmente rilassato. L’unica che diventava tesa in quel momento ero proprio io.
Mi sentii una stupida per aver avuto una percezione così sbagliata di lui,perché se in quel momento fosse la prima volta che lo vedevo,lo avrei considerato un uomo così freddo e antipatico da non poter reggere la sua compagnia neanche per un secondo.
Abbassai lo sguardo sul mio bicchiere per un’altra volta. L’alcol cominciava già ad annebbiare in un senso relativo la mia concezione del tempo e dello spazio. Ovviamente non ero affatto ubriaca e neanche annebbiata. Senti solo quel immenso calore che pulsava nelle mie vene con così tanta decisione.
Direi che abbiamo concetti diversi di relax. dissi alzando un sopraciglio senza degnarlo di uno sguardo. Ero arrabbiata o al meno un senso di rabbia lo sentivo dentro il mio cuore. Ma alla fine era forse solo frustrazione…la frustrazione di non aver capito cosa fosse dal primo momento. Era però un perfetto bugiardo e le sue parole non facevano mai neanche una piega.
Come….come ho fatto a essere così stupida. continuai chiedendomi tra me e me mentre mi passavo una mano tra i capelli. Ero agitata o era esattamente ciò che non avrei mai voluto che fosse. Paura. Paura del vero ignoto.
E di cosa ti occupi esattamente Carter? Fai il tecnico informatico per il Ministero? chiesi con sarcasmo bevendo anche l’ultima goccia di Wisky. Proprio stupida… conclusi delusa da me stessa facendo ceno alla cameriera di riempiere di nuovo il bicchiere. Dovevo ubriacarmi? Perfetto!
 
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Carter,
view post Posted on 9/12/2009, 20:04     +1   -1




continuava con l’ironia. Evidentemente non ne aveva usata abbastanza lui.
Sorrise girandosi per poi poggiarsi al bancone..
non gli era mai piaciuto stare seduto in quel posto..era molto scomodo e oltretutto terribilmente snervante. Ogni persona che entrava passava di lì..e non c’era per niente privacy.
Alzò un sopracciglio poi..con fare molto divertito..aveva messo in dubbio il fattore Computer..e invece lui se ne occupava veramente..ma non essendo mai stata a contatto col mondo Babbano non poteva conoscere la sua azienda o come poteva chiamarla..
Fatti un giro a Roma o nella Londra babbana e scoprirai cosa vuol dire il nome Bale da quelle parti..
alcuni venditori di pc avevano per fino deciso di inserire il logo Bale corporation come garanzia..garantendo un anno di manutenzione e riparazione in caso di danno gratuito..quindi era impossibile non conoscerlo..
ma di certo non voleva infierire cominciando a parlare di parti..praticamente al resto del mondo ignore...dei personal computer.
Non lavoro al ministero..
aggiunse per evitare ogni dubbio..
per lui era tutti molto tonti..auror compresi..certe volte avevano la verità ad un passo..e per arrivarci facevano due volte il giro della città per fermarsi sempre allo stesso punto..
metaforicamente parlando..
certo per lei era più complesso raggiungere la realtà dei fatti...visto che lui era stato bravo a mascherare la sua identità...
fece spallucce..tamburellando con le dita sul bancone..tanto per ammazzare quel tempo che proprio non voleva sapere di scorrere velocemente quella sera..
quasi come fosse tutto contro di lui..
era una vera ingiustizia..
 
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Megan.
view post Posted on 10/12/2009, 19:09     +1   -1




Per un secondo il silenzio prese il sopravvento. Ormai diventava quasi normale sentirmi così imbranata nella sua compagnia. Era come una reazione involontaria abbassare lo sguardo provando a evitarlo anche se l’unica cosa che avrei voluto fare era sentire di nuovo quella sua fragranza così piacevole che mi ricordavo ancora alla perfezione. Sembrava strano oppure semplicemente sciocco ma era rimasto fermo tra i miei ricordi per troppo tempo. Alla mattina mi svegliavo con il suo sguardo in mente,al lavoro,rimaneva ancora lì come una vocina fastidiosa pronta a farmi sentire a disaggio alla sera,prima di chiudere gli occhi la stessa storia. Era come una droga. Come un qualcosa di superfluo e avvolte inutile ma che con una forza pari a mille m’intestardivo a tenere dentro di me.
Stavo ancora guardando il mio bicchiere quasi vuoto quando scossi appena la testa per poi guardarlo intensamente negli occhi. Era sarcastico e per un secondo avrei voluto tanto continuare anch’io con lo stesso atteggiamento. Non ci riuscii però. Speravo che qualcosa sarebbe cambiato. Che avrebbe improvvisamente deciso di andarsene come se niente fosse così da non torturarmi più. Invece era sempre lì facendomi combattere contro chissà che forza sopranaturale come se fosse la cosa più normale al mondo.
Ero tesa e ogni sua parola con quel tono calmo e nello stesso tempo pieno di sarcasmo m’irritava più di quanto avessi mai creduto. Amava prendermi in giro oppure ci stavamo solo prendendo in giro entrambi? Scossi la testa quasi agitata dopo aver bevuto anche l’ultima goccia di Wisky e poi lo guardai innervosita.
Oh beh…che conforto! commentai ancora abbastanza sarcastica di scatto abbassando di nuovo la testa rassegnata. Al meno per certi versi ero sollevata. Non dovevo incontrarlo chissà come sui corridoi e sentirmi in imbarazzo persino al lavoro. Ormai mi bastavano quelli momenti così tesi ma avvolte veramente belli. Forse però le cose non andavano affatto bene. L’avevo mentito anch’io,quindi alla fine forse eravamo pari no? Certo,l’orgoglio stava quasi scoppiando dentro di me,ma per un secondo provai solo a ignorare quella strana sensazione di rabbia mista.
Sembra che abbiamo cominciato proprio con il piede sbagliato. continuai poi senza degnarlo neanche di uno sguardo. Seguivo le sue dita impazienti sulla superficie liscia del bancone.

Edited by Megan. - 12/12/2009, 11:37
 
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