L'altra parte della luna.

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† Crystal B. Black †
view post Posted on 8/9/2009, 17:02     +1   -1




Si dice che il tempo di rivoluzione lunare e della sua rotazione coincidano e per questo motivo noi vediamo sempre la sua stessa faccia, in qualsiasi momento del suo ciclio.
L'altra parte è a noi oscura, buia, sconosciuta.

Crystal vedeva così il puro e imponente Albus Silente: dall'aspetto poteva esser detto di lui tante cose, tranne che potesse esser mai stato malvagio o incline all'arte oscura.
La sua aurea splendeva nei meandri del castello, così come la sua sola presenza nel mondo Magico rassicurava i suoi abitanti.
Lui, infondo, era colui che aveva sconfitto Grindewald, il mago oscuro più potente di tutti i tempi, prima di Lord Voldemort; colui che il solo era temuto dal Signore Oscuro.

Così nessuno si preoccupava di scavare nella vita di Albus Silente, e Crystal poteva capire il motivo: sembrava quasi che lui fosse semrpe stato così, con la barba e i capelli argentei, a vigilare sulle cose in tumulto nel Mondo Magico.

Cosa importa conoscere l'altra parte della luna se quella che ci è mostrata ci appare così luminosa e affascinante? Non ve ne è il bisogno.

La parte oscura di Silente però interessava Crystal più di ogni altra cosa.
Forse per tale motivo in quel preciso istante stava salendo le scale a chiocciola che la portavano nel suo studio.
Era stato facile giungervi nonostante la parola segreta: bastava dire alla bibliotecaria che cercava un libro che, chissà per quale assurdo motivo, sapeva già si trovasse tra quelli custoditi nell'ufficio del Preside insieme a quelli molto più interessanti, ovviamente di Magia Oscura.
La bibliotecaria non avrebbe mai dubitato dell'animo nobile di una giovane Corvonero dall'aspetto candido e puro, e per tale motivo poche ore dopo Crystal si ritrovava a conoscere la parola d'ordine e a bussare all'ufficio del "beneamato" Preside di Hogwarts.

Ti chiedi spesso per quale assurdo motivo Silente tenga i libri di Magia Oscura nel suo Ufficio, vero?
E' questo l'unico motivo che ti ha spinto fin lì. Eh già, perchè nemmeno intrufolarsi nella Sezione Proibita con il timore di essere scoperta ha dato buoni frutti: per quanto proibita quella sezione era diventata molto accessibile, chi mai vi avrebbe nascosto libri da notevoli incanti di magia nera?
Però, Crystal, prima di addentrarti lì, avresti dovuto riflettere su come entrare in possesso di quei volumi, non puoi sempre giocare sulla buona sorte e sulle parole che escono istintivamente dalla tua bocca!


"Toc..toc..toc".

Crystal attese.
 
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Albus Brian Silente
view post Posted on 9/9/2009, 12:48     +1   -1




Odiava starsene con le mani in mano, soprattutto a quell'ora del pomeriggio, quando aveva poco, pochissimo da fare e tanto tempo da impiegare in qualche istruzione alternativa. Quindi camminava: non fuori, ma avanti e indietro, all'interno del suo studio. Stranezza? Nah, quello era il suo credo quotidiano, ormai, un modo per sgranchirsi le gambe, un semplice espediente epr staccarsi da ricerche o studi che, superflui o importanti, avevano tutto il tempo dell'universo per attendere oltre.
Proprio mentre stava camminando, fischiettando un'allegra canzoncina, seguito da qualche suono di protesta di Fanny, probabilmente intollerante quanto gli altri alla sua intonazione, tutt'altro che intonata, sentì qualcuno bussare alla porta..
Senza scomporsi, senza fretta, sbuffò impercettibilmente, come se l'avessero interrotto nel bel mezzo di qualcosa di importantissimo, quindi si avviò con passo leggero fino alla scrivania sprofondando nella sua poltrona.
"Quanto ci scommetti che è il tuo cocco preferito, Silente? Potter, non è cosi?"
Silente sorrise mesto al quadro di Phineas, e quindi parlò, con il suo solito tono cordiale.

"Avanti, prego."

Non aveva appuntamento con Harry, e dubitava di potersi scordare qualcosa di una simile rilevanza, quindi attese, gli occhiali a mezzaluna sul naso, le braccia sotto il mento, gli occhi azzurri vigili e attenti, il nuovo sconosciuto, appena arrivato.
 
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† Crystal B. Black †
view post Posted on 9/9/2009, 13:13     +1   -1




Crystal posò l'esile mano sulla maniglia d'ottone della maestosa porta di quercia, con lentezza e sospirò: improvvisamente, l'idea di giungere in Presidenza le sembrava sciocca; era come un'aquila che tentava di addentrarsi nei meandri di una fitta foresta, costretta a volare basso senza trovare una via d'uscita.
Ma ormai era lì, bisognava solo assumere un comportamento, in qualche modo... "diverso".
La fanciulla entrò e prima di incrociare le iridi azzurre del preside, si richiuse alle spalle la porta di legno massiccio.
Inevitabilmente, quando aprì le esili labbra per proferire un saluto, si ritrovò a scrutare il volto sempre rilassato di Albus Silente, che la vecchiaia non si era presa la briga di lasciare intatto, anzi, sembrava persino aver acquisito, improvvisamente, una cinquina d'anni in più, un batter d'occhio.

Salve Preside.

il tono cristallino di Crystal sovrastò il lieve tonfo del portone che si chiudeva, e la sua voce dalle venature innocenti sembrò ingannare essa stessa: "ottimo inizio", pensò.
Attese immobile, in piedi, un qualsiasi cenno d'assenso per sedersi o andare via qualora il Professore fosse occupato o avesse qualche altro, importante, appuntamento.
Non poteva fare a meno di studiarlo con il suo sguardo argenteo: era molto, molto simile a qualcuno che aveva "accidentalmente" incontrato giorni prima, in un locale squallido, se non fosse per l'età più avanzata.


Era non molto tempo fa che avevi intavolato quella piccola discussione, non è vero?
...
<< E' alla Testa di Porco che i Mangiamorte conducono i loro affari e per questo quel luogo ti appare così squallido e mal tenuto come è.. Con tutte quelle capre che gironzolano lì intorno, voglio ben dire!
Il proprietario è un uomo conosciuto ma dimenticato da tutti, Aberforth. >>
Un uomo conosciuto ma dimenticato da tutti..
Aberforth.. Silente.

<< Grazie, devo andare ora. >>
 
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Albus Brian Silente
view post Posted on 9/9/2009, 16:24     +1   -1




Silente fissò impassibile il volto della piccola mora che entrava nel suo studio, molto spaurtia a prima vista, quasi timorosa: motivo? Nessunoche a liu fosse dato di sapere,naturalmente. Spesso i bambini, i ragazzi soprattutto, viaggiavano su manici di scopa rubati in un mondo tutto loro, magari preso da un leggendario racconto, magari della sua stessa vita. Eh si, lui ne aveva fatte di follie ai tempi d'oro. Gli erano costati molto, la sua famiglia prima di tutto. Ma non ne parlava volentieri, anche perchè aveva imparato, col tempo dei suoi 150 anni, che la gente, se vuole consolazione e aiuto, la cerca in una figura forte, senza debolezze. Era molto che lui non poteva permettersi debolezze... non con tutti, perlomeno.
Sorrise gentile all'esile figura di ragazza, immobile davanti a lui.

"Si accomodi pure, signorina Black... posso offrirle uan tazza di thè? Sa, io sono abituato a berlo a quest'ora, e non mi dispaicerebbe un pò di compagnia..."

Agitò con noncuranza la bacchetta... ah, la bacchetta!.. e quindi sul tavolo apparvero un vassoio, due tazze fumanti e un piatto ripieno di dolciumi vari: Dobby non deludeva mai le aspettative, che dio lo benedisse quel piccolo folletto! Prese un dolcetto alla cannella e lo mangiò in un boccone, per poi guardare eloquente la ragazzina..

"Sa, non è u nperiodo proprio calmissimo per me, non vorrei che qualcuno, nel tentativo di.. come si dice? Ah, dimenticavo! Farmi fuori faccia del male anche a lei... - poi indicò il vassoio - Almeno siamo certi che non sono avvelenati."

La squadrò da dietro gli occhiali a mezzaluna, e subito qualcosa gli disse che c'era un motivo. Un motivo per cui era venuta li, da lui, un motivo per cui adesso era ncora ferma impalata al centro della stanza.. un motivo perchè quello sguardo, a metà fra dispiaciuto e terrorizzato, vagava sul suo studio. Ma lui odiava avere pregiudizi: prima il thè, e poi magari uan discussione, a stomaco pieno però!
Addentò un altro dolciume, irrigando il tutto con un sorso di thè.
 
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† Crystal B. Black †
view post Posted on 9/9/2009, 18:26     +1   -1




Avanzò verso la scrivania scura e si sedette dinanzi al Preside, trovando quasi divertente i suoi discorsetti.
Accavallò le gambe e per un isante cedette al suo sguardo indagatore, abbassando il capo corvino sulla tazza di the fumante preparata per lei.
Adempì a prenderla tra le mani esili, trovando piacevole il contatto della porcellana calda e ne bevve un pò.
Con un lieve tonfo, ripoggiò la tazza sulla scrivania e mentre il Preside si deliziava con i suoi dolciumi, pensava a come intrattenere un discorso.
Poggiò la schiena contro la sedia e diede una rapida occhiata allo studio, tentando sempre di mantenere un atteggiamento indifeso..
I presidi vecchi di Hogwarts la osservavano dalla loro altezza, alcuni con più o meno interesse e lei poteva capire perchè: era evidente che non erano abituati a vederla lì, una studentessa mai vista che si ritrovava in presidenza per nessun argomento apparentemente urgente.
Ma ciò su cui posò gli occhi argentei era molto più interessante: alle spalle del preside, sulla sua sinistra vi era un piccola libreria, scura, così come il restante arredamento, su cui erano posizionati logori e vecchi libri.
Un lieve e impercettibile sorriso dipinse le labbra della Corvonero.
 
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4 replies since 8/9/2009, 17:02   283 views
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